GdL 1 - Mappatura dello stato dell’arte
Tema affrontato dal Gruppo di Lavoro
Allo scopo di diffondere la cultura della Simbiosi Industriale in Italia, è necessario effettuare una ricognizione della situazione attuale per capitalizzare i risultati (successi e insuccessi) delle esperienze realizzate. Il GdL si propone dunque di effettuare un’adeguata mappatura dello stato dell’arte della simbiosi industriale in Italia (casi di successo, casi di insuccesso, difficoltà incontrate, barriere tecnologiche e non, benchmark, etc.) al fine di individuare quelle aree che più necessitano di interventi.
Coordinatori
- ASSOCARTA (Massimo Ramunni);
- Confindustria (Federico di Palma)
- ENEA (Antonella Luciano, Giuliana Ansanelli)
- Politecnico di Bari (Vito Albino)
Descrizione del Gruppo di Lavoro
Il GdL 1 è costituito da esponenti del mondo industriale e delle associazioni di categoria, del mondo della ricerca e dell’Università, degli enti locali e territoriali, associazioni ambientaliste coinvolti a vario titolo nell’implementazione e nella diffusione della simbiosi industriale.
Partecipanti
- Alessio Misuri (DINTEC),
- Alfredo Schweiger (Federacciai),
- Antonella Luciano (ENEA),
- Bruno Notarnicola (UNIBA),
- Davud Callej Munoz (Resilco),
- Elisabetta Boncio (Sviluppumbria),
- Federico Di Palma (Confindustria),
- Gerardo Lancia (Lazioinnova),
- Giuliana Ansanelli (ENEA),
- Giuseppe Mancini (UNICT),
- Ivana Moscato (Resilco),
- Lorenzo Forlin (EURAC),
- Luca Fraccascia (UNI Roma 1),
- Marco Clivio (Federacciai),
- Marco Zecchin (SISTENE),
- Marta Pigazzini (Resilco),
- Massimo Ramunni (Assocarta),
- Matteo Venditti (CRF),
- Mauro Carpinella (Catalyst),
- Mentore Vaccari (UNIBS),
- Monica Tommasi (Amici della Terra),
- Nicola Bartucca (CRF),
- Roberto Fedrizzi (Eurac)
- Vito Albino (Poliba)
PRODOTTI
DATABASE DELLE PRATICHE IN MATERIA DI SIMBIOSI INDUSTRIALE
Con la pubblicazione, da parte della nuova Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen, del Green Deal che rappresenta la prima priorità politica del nuovo esecutivo UE, viene tracciata una vera e propria roadmap in cui vengono annunciati i provvedimenti, legislativi e non, che la Commissione si impegna a proporre nei prossimi anni per trasformare l’economia europea in chiave sostenibile.
L’Italia sarà quindi chiamata, nei prossimi anni, a importanti sfide ambientali che richiederanno, inevitabilmente, profonde trasformazioni del sistema produttivo nazionale.
In questo contesto, la simbiosi industriale può rappresentare un ottimo strumento per completare la transizione verso un modello di economia circolare, evitando, per quanto possibile, la produzione di rifiuti o comunque massimizzando il reimpiego degli scarti produttivi tra imprese.
SUN (SYMBIOSIS USERS NETWORK) rete italiana nata nel 2017 e che raccoglie imprese, PA, enti di ricerca, NGO per confrontarsi e lavorare su come meglio implementare la simbiosi industriale in Italia, intende fornire il proprio contributo al riguardo, partendo da una mappatura delle esperienze di simbiosi industriale, in modo da comprendere il grado di diffusione a livello nazionale nonché eventuali criticità per la effettiva ed efficace applicazione della simbiosi industriale.
Per questo motivo, è stato predisposto un questionario dedicato alle imprese, le quali potranno fornire, in pochi minuti, evidenze della propria esperienza, mettendo in luce i vantaggi, le opportunità, ma anche gli interventi necessari per superare le criticità che impediscono una diffusione capillare e sistematica di tale strumento.
I questionari, una volta compilati, alimenteranno una banca dati che farà emergere le eccellenze su cui il nostro sistema produttivo sa di poter contare e costituirà una base di confronto tra i diversi stakeholders e con i policy makers, per trovare soluzioni e proposte condivise.
Collegati quindi alla pagina dedicata al questionario e presenta ora le tue esperienze di simbiosi industriale!